Fai bei sogni, emozioni e sentimenti lunghi quarant’anni
Massimo ha appena nove anni quando, all’alba di un giorno che sembrava uguale a tanti altri, sua madre muore all’improvviso. In quel momento la sua vita cambia diventando mancanza, nostalgia, rabbia e sofferenza per una persona che non c’è più. Ciò che gli rimane sono il ricordo e il suono delle sue parole che gli sussurrano: “Fai bei sogni”. La sua storia, dall’infanzia all’età adulta, è un lungo e complesso cammino alla ricerca della verità e del valore dell’amore.
Fai bei sogni di Massimo Gramellini, vice-direttore de La Stampa e scrittore, è una storia che parla di emozioni, di legami, di perdite ma anche di conquiste. Sullo sfondo di una Torino degli anni settanta, Massimo cresce con il fantasma della madre e la presenza di un padre rimasto vedovo, combattuto tra la propria sofferenza e la necessità che la vita vada avanti, per il bene di un figlio giovanissimo. A raccontarci le vicende della sua famiglia è proprio Massimo, in un lungo flashback che ripercorre tutti gli anni vissuti cercando di scendere a compromessi con il dolore. Un dolore che non lo abbandona mai nonostante il trascorrere del tempo, nonostante le persone a lui vicine, nonostante la realizzazione di un sogno: quello di diventare giornalista. I suoi giorni, divisi tra Torino, Milano, Roma e le consapevolezze arrivate in una Sarajevo distrutta dalla guerra, parlano di successi lavorativi, ma di insuccessi sentimentali. La morte della madre diventa profondo malessere, ragione di determinate scelte, capro espiatorio per ciò che non funziona nella propria esistenza, e racchiude un segreto che arriva, dopo quarant’anni, a spiegare nel modo più semplice un’intera vita. Lo sguardo infantile e tenero di un bambino lascia il posto a un’adolescenza difficile e, infine, ad un adulto consapevole della necessità di perdonare e perdonarsi. Un romanzo commovente e intenso che riesce a trasmettere l’importanza di riuscire ad amare e di non smettere mai di credere nei sogni che trovano sempre, prima o poi, la strada per trasformarsi in realtà. Il messaggio più forte riguarda però l’invito a non avere paura. Paura di vivere, paura di affrontare le difficoltà, in virtù di ciò che abbiamo di prezioso: le persone che amiamo e che ci amano.
No Comments Yet!
You can be first to comment this post!