La strana giornata di Alexandre Dumas: la nuova edizione in eBook (autopubblicato)

Uno scambio di neonati, un accordo tra un nobile e un uomo del popolo affinché i rispettivi figli potessero permettere loro di raggiungere i propri scopi:  un erede maschio per il primo, soldi e agiatezza per il secondo. Siamo a Modigliana, un paesino della Romagna, nel 1773: è qui che inizia la storia di Maria Stella Petronilla e di quelli che lei, per moltissimi anni, ha creduto essere i suoi genitori. Episodi narrati dalla diretta protagonista ad Alexandre Dumas padre, nella speranza che lui ne facesse un libro, nel 1843. Nella lunga conversazione tra i due, con lo scrittore scettico su quanto l’ormai anziana donna sostenesse- ossia di essere finita nella modesta casa dei Chiappini anziché vivere con la sua vera famiglia, la nobile e ricchissima casata degli Orléans di Francia, e che proprio Luigi Filippo I, figlio biologico di Vincenza e Lorenzo Chiappini, fosse divenuto re- Maria Stella ripercorre la sua intera esistenza, mettendo in luce non solo le vicende legate al baratto, ma anche quelle di una vita ricca di dolori, gioie, tormenti, delusioni e vittorie.

“La strana giornata di Alexandre Dumas”, edito in versione cartacea da Piemme nel 2009, è stato pubblicato dalla metà di dicembre e in occasione delle feste natalizie in edizione digitale, con contenuti nuovi e una nuova copertina. La scrittrice Rita Charbonnier– autrice di altri due romanzi: “La sorella di Mozart” e “Le due vite di Elsa”- si è ispirata ad una storia vera, come lei stessa spiega nelle note alla fine del romanzo: Maria Stella Petronilla Chiappini è un personaggio realmente esistito,  e la sua autobiografia fu data alle stampe nel 1833. Il romanzo, avvincente e scorrevole, lascia il segno soprattutto nelle parti in cui vengono descritte le emozioni e i sentimenti dei vari protagonisti. La scrittrice indaga l’animo umano, ne illustra le varie sfaccettature e le trasformazioni che avvengono nel corso degli anni e degli eventi, lasciandoci pagine di straordinaria forza e bellezza. Il rapporto conflittuale tra Vincenza e Maria Stella, di odio e amore, e quello tenero tra Maria Stella e il primo marito Thomas, donano al lettore sensazioni ed emozioni condivise.

La scrittrice Rita Charbonnier.

Questa edizione però aggiunge dettagli ad una storia già di per sé coinvolgente:  contiene immagini di Maria Stella, di Alexandre Dumas padre e dei luoghi descritti nel libro, oltre ad un testo di Dumas, tradotto proprio dalla Charbonnier e finora inedito in Italia. Un “oggetto d’arte”, nelle intenzioni dell’autrice, che si è avvalsa della piattaforma Narcissus per l’autopubblicazione. Una scelta non comune che ci ha spiegato:  “L’editoria digitale mi interessa da sempre e trovavo stuzzicante l’idea di fare questo esperimento. Desideravo inoltre che l’eBook fosse disponibile in tempi brevi, e realizzandolo io stessa sono riuscita a far sì che magicamente apparisse nei negozi online entro Natale. Con l’autopubblicazione si ha il controllo, tra le altre cose, del prezzo di vendita. E in questo modo ho potuto far sì che per tutto il periodo delle feste (e ancora per qualche ora, ndr)  l’eBook fosse disponibile al prezzo di lancio di € 1,99, per poi assestarsi sui 4,99 – il prezzo, a quanto dimostrano alcune ricerche, percepito come equo per un romanzo mediamente corposo (su questo argomento, vedi il mio blog.) Rita Charbonnier ha potuto anche pensare e realizzare questa edizione, senza i “limiti” che una casa editrice avrebbe potuto imporre: “Desideravo realizzare non un semplice eBook testuale, ma un piccolo oggetto (virtuale) d’arte che avesse alcuni contenuti in più rispetto all’edizione cartacea: in primo luogo, il capitolo delle Memorie di Dumas padre nel quale lo scrittore racconta, nella realtà e dal proprio punto di vista, la strana vicenda di Maria Stella Chiappini sulla quale ho costruito il romanzo. Si tratta di uno scritto, ovviamente, molto gustoso, che per me è stato divertentissimo tradurre. Oltre all’ interesse per il documento in sé, mi piaceva l’idea che il lettore, in appendice a un romanzo nel quale Dumas è ‘sequestrato’ da una vecchia che tenta di convincerlo a scrivere di lei, avesse la possibilità di leggere quel che Dumas, di lei, ha effettivamente scritto.” sottolinea. “Inoltre desideravo che l’eBook fosse illustrato: che contenesse alcuni fregi ornamentali e disegni a tutta pagina, come un libro ottocentesco. Io credo che il libro elettronico debba essere considerato come qualcosa di diverso dal libro cartaceo, con una propria specificità. Non dovrebbe essere solo un flusso di caratteri, ma un oggetto (virtuale) che contenga quantomeno alcune illustrazioni (oltre a essere impeccabile sul piano testuale e tecnico, il che purtroppo non avviene sempre, e non solo se l’eBook è autopubblicato). Per il lettore, in questo modo, l’esperienza diventa più gradevole; anche considerando il fatto che alcuni amanti della lettura sono tuttora restii a passare agli eBook perché li considerano “poco sensoriali”. Inserire illustrazioni in un libro cartaceo ha costi molto alti mentre inserirle in un eBook ha costi, al confronto, risibili; inoltre, un eBook illustrato rappresenta per il lettore un’esperienza multimediale che può compensare la mancanza dell’oggetto materico, e che rappresenta una continuità con la grande ricchezza di immagini accessibili dai dispositivi elettronici nella rete Internet. L’editore non aveva la possibilità di dedicare risorse al raggiungimento di questi obiettivi, per ragioni imprenditoriali: in Italia ricavi del settore eBook sono ancora, per una grande casa editrice, una parte minima del tutto.”

La piattaforma Narcissus, inoltre, permette che il libro possa essere pubblicato con una protezione più leggera rispetto al DRM usato dagli editori ( e che molti lettori non comprano per principio, perché sembra crei alcuni problemi). Il libro può essere acquistato da tutto il mondo, a differenza di quanto avviene con le piattaforme di distribuzione dei grandi gruppi editoriali, e con un guadagno maggiore per l’autore (il 60% sul prezzo di copertina contro il 25% previsto dal contratto con un editore). “Per il resto, evidentemente non è facile – soprattutto in Italia, dove siamo molto indietro, in questo settore, rispetto agli Stati Uniti e non solo – abbandonare la convinzione che sia sempre e comunque preferibile pubblicare con un grande editore e che l’autopubblicazione sia una cosa ‘da sfigati’ –spiega la scrittrice.- “Io mi limiterei ad affermare che non è sempre così, e che occorre osservare la questione in modo approfondito e fare una valutazione caso per caso. Rifugiarsi nel conflitto (tra carta e web, tra establishment e ‘dal basso’) può dare la confortante sensazione, schierandosi, di assumere un’identità precisa, ma è una sensazione illusoria. Al momento, credo di aver fatto la scelta giusta; una scelta che il mio editore ha accettato senza scossoni, perché per fortuna in Piemme ci sono diverse persone intelligenti.(E anche in Narcissus.)”

Un romanzo che non può mancare in una libreria, “classica” e virtuale.

 

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