Genitori single, una rete per ricominciare

“Poi tutto cambia e sai solo quello che eri e che non sei più, ma non sai ancora quello che sarai.” Andrea è un padre separato, con due figlie. La sua storia, come quella di tanti altri genitori single, è raccontata sul sito di “Small families“, l’associazione di promozione sociale che vuole offrire aiuto e ascolto alle famiglie monoparentali. Un fenomeno in crescita- secondo le ultime rilevazioni Istat del 2012, rappresentano il 15,3% dei nuclei familiari italiani- ma che risulta essere trascurato dalle istituzioni. Qualcosa sta lentamente cambiando-nella sezione “News” di Small families si possono trovare tutte le novità e le iniziative riguardanti  genitori e figli- ma molto lavoro è ancora da fare. Intanto online si moltiplicano i siti e le community a sostegno di questa famiglia di taglia “ridotta”.

“Quando ci si separa a volte si rischia di perdere tutto, soprattutto le amicizie se queste restano legate all’ex partner” spiega Roberto, un padre single che gestisce il sito Genitori Single Italia. “E se questo non accade, in ogni caso il rapporto d’amicizia creato cambia comunque. Non è facile infatti condividere i molteplici aspetti della vita di un genitore single con chi, o è senza figli, o ha una famiglia unita.” Socializzare, trovare nuovi amici, scambiarsi opinioni e pareri, confrontarsi e confortarsi: la community di Genitori Single Italia è nata con questi scopi, ora ha una sezione dove i genitori possono chiedere una consulenza legale, in collaborazione con uno studio legale di Milano. “Gli utenti del sito, relativamente alle situazioni vissute, hanno punti di vista differenti sull’affido condiviso, che sinceramente per il bene dei figli dovrebbe dar loro la possibilità di passare lo stesso tempo sia col padre che con la madre. Crediamo che una buona madre, o un buon padre, debba essere tale sempre e non solo dopo che è avvenuta la separazione” continua Roberto. “Inoltre riscontriamo i soliti problemi causati dalle separazioni: assegni di mantenimento dovuti o meno, giorni di visita negati o non voluti, presenza o assenza della figura paterna o materna, ricatti morali subiti dal padre o dalla madre, senso di vuoto assoluto e necessità di confronto“.

Problematiche evidenziate anche da Bruno, fondatore del sito OneParent. “Innanzitutto hai un banale desiderio di confrontarti con qualcuno che sta vivendo le tue stesse esperienze. Quando ti separi, gli amici all’ inizio sono tutti gentili, ma poi ti accorgi che non hanno più voglia  di ascoltare i tuoi problemi e non ti senti più a tuo agio. Se trovi chi ha vissuto la tua storia, si crea alla fine un gruppo di auto mutuo aiuto, che è poi quello che siamo“. Ci sono inoltre le difficoltà economiche di chi non riesce ad arrivare alla fine del mese. “Spesso i padri sono penalizzati da un punto di vista economico: conosco papà che devono andare via da casa loro, devono pagare l’affitto  e gli alimenti. Anche alcune mamme faticano a far quadrare i conti, perché nel loro caso i papà non versano ciò che dovrebbero. Non ci arriva nessun aiuto dalle istituzionispiega Bruno. ” Su One Parent ci sono sia uomini che donne: parlare  e confrontarsi aiuta  a ridimensionarsi, a elaborare il lutto della separazione, vedi chi ne è uscito e capisci che la vita non è finita. ” Spesso organizzare il tempo libero con i propri figli può essere un’impresa per un genitore single, e la Community di One Parent è su questo fronte molto attiva.  “La nostra community non è solo virtuale, ma all’interno c’è uno spazio libero dove chiunque può proporre una pizzata, la vacanza, una passeggiata al parco…I nostri figli hanno l’occasione di conoscere altri ragazzi della stessa età, stringere amicizie e confrontarsi. Anche loro hanno dei problemi: il doversi alternare tra un genitore e l’altro, la mamma assente, il papà assente…Parlarne è terapeutico. ” Nel 2012 Bruno, insieme alla sua compagna, ha inoltre fondato l’Associazione One Parent. “Abbiamo creato un libro di favole per figli di genitori separati, gratuito; stiamo raccogliendo sentenze di separazioni e  divorzi per chi si sta avvicinando a quella fase. L’associazione vuole essere una cassa di risonanza anche per le istituzioni ” .

Conferenze, seminari, eventi legati alla genitorialità al singolare, laboratori esperienzali, consulenze psicologiche: sono molte le possibilità offerte da “Genitori Singolari“, il sito che  si propone come “luogo d’incontro e confronto per genitori single, separati, divorziati, vedovi e soli.” Un altro portale dedicato alle famiglie monoparentali, luogo di aggregazione per genitori single è “Moms and Dads“. L’associazione “Genitori soli“, attiva da oltre dieci anni, ha come scopo, tra gli altri, anche quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, affinché queste famiglie vengano riconosciute come “svantaggiate”. 

Quella dei genitori single è una realtà più che mai presente ed emotivamente molto forte. Marta su Genitori Singolari scrive: “La vita è breve. E mi sembra che non abbiamo troppo tempo per interrogarci sul percome e sul perché. Giusto il tempo di capire lo sbaglio, piangere le lacrime che servono per dire addio alla parte di noi che siamo stati. Poi la vita reclama la sua ricompensa. Ci sono i figli a cui regalare la prospettiva del futuro e non del passato.” 

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