Fratelli&Sorelle d’Italia, le storie “che forse non avete ascoltato mai”
Dono, ricchezza, opportunità: se dovessi scegliere delle parole per descrivere ciò che il rapporto con un fratello o una sorella con disabilità rappresenta, sarebbero proprio queste. Gratitudine e felicità, consapevolezza dei problemi ma anche della possibilità di comprendere appieno il significato della nostra esistenza sono i sentimenti e gli stati d’animo che emergono guardando il documentario “Fratelli&Sorelle d’Italia-Storie di Vita a confronto“, realizzato dall’Anffas Onlus grazie anche al contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito di un progetto interamente dedicato proprio alla relazione fraterna: “Fermo Immagine-fratelli a confronto. Percorsi culturali sulla vita delle persone con disabilità e dei loro fratelli e sorelle”. Presentato a Roma, ha visto infatti la partecipazione anche del Presidente del Senato On. Pietro Grasso e dell’On. Livia Turco, entrambi soci onorari di Anffas.
Gli abbracci e gli sguardi raccontano molto più delle parole. Mostrano rapporti speciali e unici di comprensione, affetto, complicità, ma anche sofferenza: quel dolore che si nasconde tra le sfide quotidiane, nei pensieri rivolti al futuro. Monica e Patrizia, Lisa e Pierandrea, Michelangelo e Leandro, Biagio e Antonella, Rossana e Pia, Ivano e Emanuela sono solo alcuni dei fratelli, di età e percorsi differenti, che hanno raccontato le proprie storie di fronte alle telecamere, mostrando frammenti di vita che hanno comunque un filo comune: il senso di protezione e di responsabilità nei confronti del fratello o della sorella con disabilità. ” La richiesta di una maggiore attenzione nei confronti dei fratelli è arrivata dai soci dell’Anffas come conseguenza della crescita della nostra associazione, nata cinquant’anni fa su impulso dei genitori ma che a oggi comprende anche questa parte della famiglia” spiega Emanuela Bertini, supervisore del progetto. “Gli aspetti positivi di questo lungo percorso sono stati quelli prevalenti, senza cadere nell’ ottimismo che nasce dalle emozioni e dalla condivisione di un’esperienza davvero bella, sicuramente una delle più emozionanti. Sono emerse anche le difficoltà, non solo dei fratelli e delle sorelle ma di tutto il nucleo familiare, che derivano ancora da un percorso culturale che si deve fare nel nostro paese, in cui le situazioni di discriminazione volontaria o involontaria si ripercuotono nel rapporto e nella crescita dei fratelli.” Questo viaggio attraverso l’Italia, da Trento a Bergamo, passando per Pescara arrivando fino a Catania, ha reso protagonisti i fratelli e le sorelle senza e con disabilità. “Un altro nostro obiettivo era di dare voce a loro- in questo caso,tutte persone con disabilità di tipo intellettivo o relazionale – che non sempre hanno la possibilità di esprimersi o lo fanno in maniera non convenzionale” racconta la dott.ssa Bertini. “Abbiamo dimostrato che con strumenti adeguati anche loro possono da sole rappresentare le proprie aspettative, i propri bisogni e desideri e la loro vita acquista un altro valore.”
È possibile richiedere una copia del video-documentario scrivendo a nazionale@anffas.net. “Abbiamo ricevuto tantissime richieste da privati e dalle nostre strutture che lo diffonderanno in tutta Italia. Noi continueremo a proporlo anche a persone diverse da quelle che già vivono questa situazione” spiega Emanuela Bertini. Un articolo di ProNews dedicato ai siblings, i fratelli e le sorelle delle persone con disabilità, è disponibile a questo link.
“Essere suo fratello è un grande dono: è meno scontato ciò che c’è” racconta Pierandrea, parlando di sua sorella Lisa. “È una fonte di apprendimento continuo: lei e tutte le persone disabili possono sempre insegnarti qualcosa” afferma Matteo, riferendosi a Chiara. “Il rapporto con un fratello con disabilità è doloroso ma anche una grande ricchezza. Ti senti importante e sempre in prima fila perché devi combattere: è una cosa davvero speciale ” spiega Antonella del suo legame con Biagio. Una realtà, quella delle famiglie con un figlio o una figlia con disabilità, che è fatta di ostacoli ma anche di conquiste e di gioie, dove non solo i genitori ma anche i fratelli costituiscono una grande risorsa. Sono proprio loro che si ritrovano a dover lottare per diritti non rispettati e attenzioni non ricevute, ma lo fanno con grande coraggio e dignità. Esempi di come la conoscenza della disabilità possa davvero insegnare e permettere a tutti, e non solo ai componenti di queste famiglie, di diventare persone migliori.
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