Homelessfonts.org, quando scrivere può salvare dalla strada
Pezzi di cartone, di color marrone chiaro, probabilmente strappati a vecchie scatole, utilizzati per lanciare dei messaggi: “Un aiuto, per favore”, “La mia ex moglie ha un avvocato più bravo” oppure “Ho perso tutto, voglio ricominciare”. È in questo modo che i senzatetto, e in generale le persone che chiedono l’elemosina per strada, comunicano con il mondo circostante. Necessità, bisogni e qualche frammento della loro vita contenuti in poche frasi, se non in poche parole. Richieste che spesso vengono ignorate, ma che custodiscono una grande particolarità: l’unicità di quei caratteri, della mano che le ha scritte, della calligrafia con la quale sono state realizzate. Una ricchezza che attraverso il sito Homelessfonts.org può arrivare a tutti i senzatetto, aiutandoli a lasciare la strada e a ritrovare la dignità.
I caratteri, scannerizzati e resi accessibili, vengono infatti venduti sul sito a 19 euro per i privati e a 290 per le società, e possono essere impiegati per vari scopi: dalla pubblicità ai social network, dalla cartoleria al packaging. Cinque serie di caratteri, creati dalla scrittura di Guillermo, Francisco, Loraine, Luis Serra e Gemma sono al momento disponibili, insieme alle loro storie personali e ad alcuni video che spiegano l’utilizzo che se ne può fare, ma altri sono in fase di preparazione. L’iniziativa, nata dalla partnership tra Arrels Fundaciò, organizzazione che si occupa del recupero e dell’assistenza dei senzatetto di Barcellona, e l’agenzia di pubblicità The Cyranos McCann, mira a raccogliere fondi per aiutare le tremila persone senza fissa dimora che vivono in città e a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema. Dal 2008 al 2013 infatti c’è stato un incremento del 47% di chi vive in strada nella sola città di Barcellona.
“Homelessfonts.org è un’idea innovativa che unisce il lato artistico all’impegno sociale” ha dichiarato Ferran Busquets, direttore di Arrels Foundation. Le persone senza fissa dimora acquisiscono così una visione del tutto nuova: come spiega Loraine, una dei partecipanti al progetto, “Non avevo mai pensato che la mia scrittura potesse valere qualcosa“. I suoi caratteri sono stati infatti scelti da Valonga, un marchio spagnolo di vini, che li ha utilizzati per le etichette dei propri prodotti. “Tutti i brand e i designer che sceglieranno di utilizzare i caratteri acquistati sul sito avranno un marchio di qualità che identificherà il progetto e dimostrerà il loro impegno in ambito sociale” ha spiegato Marta Grasa dell’agenzia McCann.
Dal 4 giugno, giorno in cui è stata aperta la pagina Facebook di Homelessfonts, sono arrivati più di 2700 “like”, e il riscontro è stato molto positivo: qualcuno già si chiede se non sia un esempio esportabile anche in altri paesi.
“Il sole sorge tutti i giorni e per tutti” ha scritto Luis Sierra con i suoi caratteri. Il sole che illumina quei cartelli, quelle richieste di aiuto che ora hanno un significato del tutto diverso agli occhi di chi li legge, e racchiudono la speranza di una vita migliore lontano dalla solitudine e dall’emarginazione della strada.
No Comments Yet!
You can be first to comment this post!