A Londra il primo Museo dell’Empatia: “Un miglio nelle scarpe di qualcun altro”

“L’empatia- il gesto figurato di calzare le scarpe di qualcun altro e osservare il mondo dalla sua prospettiva- è lo strumento più potente che abbiamo per il cambiamento sociale e dovrebbe essere la luce guida nell’arte di vivere“. Ne è convinto il filosofo  e scrittore Roman Krznaric, autore di un libro sull’empatia e fondatore del primo Empathy Museum del mondo che verrà inaugurato il 4 settembre a Londra, nell’ambito del Totally Themes Festival  con l’istallazione “A mile in my shoes“- ossia “un miglio nelle mie scarpe”. I visitatori avranno la possibilità di indossare calzature di uno sconosciuto e passeggiare lungo il fiume mentre ascolteranno, con una cuffia, la storia del proprietario. Proprio come recita un proverbio inglese: “Non giudicare nessuno finché non camminerai per un miglio nelle sue scarpe”.

“Viviamo in un mondo così iperindividualistico che le nostre capacità di provare empatia stanno velocemente diminuendo” si legge sull’ homepage del sito. “La nostra incapacità di capire il punto di vista degli altri, le loro esperienze e i loro sentimenti sono alla base del pregiudizio, del conflitto e della disuguaglianza. L’empatia è l’antidoto di cui abbiamo bisogno.” Dopo questa prima installazione londinese, l’ Empathy Museum inizierà il tour che lo porterà in diversi paesi nel mondo. “L’obiettivo è di creare un esplosione di empatia nella vita quotidiana” ha dichiarato Krznaric al quotidiano inglese The Indipendent. “Stiamo creando uno spazio dove fare conversazione e vivere delle esperienze, non un composto museo vittoriano“. In dieci anni, questa mostra itinerante internazionale conta di visitare circa 50 diverse location, ma sarà possibile seguire gli eventi sul sito web dove è già stata lanciata una biblioteca digitale con film e libri sempre sulla capacità di mettersi nei panni di un’altra persona.

Se volete conoscere qualcosa in più sulla vision del fondatore del Museo dell’Empatia, potete dare un’occhiata a questo video: il cambiamento sociale si realizza andando oltre noi stessi.

Articolo pubblicato su Pronews