“Write for Rights 2015”, la maratona di Amnesty International
Cinque appelli, cinque storie di diritti violati. Phyoe Phyoe, Maria, Yecenia, Rania e Zunar sono i protagonisti della campagna “Write for Rights” di Amnesty International, come ogni anno lanciata in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, che si celebra il 10 dicembre.
Phyoe Phyoe è una studentessa e attivista birmana di 27 anni: da 271 giorni è in carcere per aver partecipato a una manifestazione pacifica. Maria (nome di fantasia) è stata promessa in sposa a un uomo di 70 anni con già cinque mogli: nel Burkina Faso molte bambine e ragazzine come lei vengono costrette a matrimoni precoci. Yecenia è una mamma rinchiusa in carcere dal 2012, dove ha subito torture e stupri, perché accusata dalla polizia messicana di aver ucciso suo marito. Rania è una dentista di Damasco, sparita nel nulla da quasi tre anni insieme al marito e ai sei figli, sequestrata dal governo siriano. Zunar è un vignettista malese che rischia il carcere perché esercita la sua libertà d’espressione e ogni giorno scrive su Twitter.
Per aiutare ognuno di loro basta andare sul sito www.amnestymaratona.it e firmare gli appelli; dopo aver firmato si “passa il testimone” attraverso i social network, condividendo il messaggio insieme all’hashtag #corriconme. Finora sono state raccolte più di 56.000 firme, ma il traguardo è arrivare a 80.000.
Un gesto semplice che può fare la differenza: finora gli appelli hanno contribuito a importanti cambiamenti. Chi era in carcere ingiustamente è stato rilasciato, mentre chi era stato torturato è riuscito a ottenere giustizia.
Articolo pubblicato su ProNews
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