Adottaunragazzo.it: il nuovo fenomeno web che arriva dalla Francia
Galeotto fu uno spot in tivù in una calda giornata d’agosto. La mia naturale curiosità subì una forte impennata: le immagini mostravano un ragazzo attraente e la voce fuori campo, dopo averne decantato le varie qualità, invitava le donne ad “adottarlo” sul sito adottaunragazzo.it. Mi sono subito chiesta se non fosse uno scherzo.
Invece è tutto assolutamente vero. Adottaunragazzo.it è un sito di incontri online, e fin qui niente di nuovo: ne esistono diversi sul web. Su ProNews abbiamo parlato anche di quello riservato a single cattolici. L’originalità invece riguarda- come sottolineano gli stessi fondatori, Manuel Conejo e Florent Steiner- l’inversione dei ruoli tra uomo e donna: il potere è femminile. È lei che sceglie con chi parlare, con i ragazzi in vetrina,”etichettati” e pronti da “portare a casa”, per momenti di shopping molto particolari. La grafica è accattivante, e l’ironia non manca di certo: ci sono le “offerte speciali” e le “liquidazioni”. Con un click, comodamente sedute davanti al proprio pc, si può iniziare a fantasticare su un nuovo incontro. E chissà, anche su un nuovo fidanzato. Sulla homepage si legge: “Al supermercato degli incontri, le donne fanno buoni affari”.
Adottaunragazzo.it è la versione italiana di adopteunmec.com che, in Francia, è leader tra i siti di incontri nella fascia di età compresa tra 18 e i 35 anni; le iscrizioni sono state quasi sei milioni in quattro anni, settemila nuove ogni giorno. Un successo da quindici milioni di euro che, sempre secondo il suo staff, è da attribuire soprattutto nell’aver individuato i bisogni delle donne e le attese degli uomini.
Iscriversi è gratuito, e il gioco della seduzione è assicurato. Ci si descrive in modo dettagliato, partendo ovviamente dalle caratteristiche fisiche, per poi passare allo stile, l’alimentazione, il consumo di alcol o il vizio del fumo, e finire con la professione, gli hobbies, i film, i programmi tv, i cantanti preferiti. Non mancano i dettagli più “intimi”, come le fantasie e gli “accessori” del rapporto a due. Se la propria foto, richiesta e indispensabile, non viene subito inserita, un’e-mail ricorda di “mostrarsi in tutta la propria bellezza”. I ragazzi- anche chiamati “dolci prodotti” o “prodotti locali” se provenienti dalla stessa zona geografica- che rispondono alle caratteristiche desiderate, possono essere inseriti in un carrello, proprio come se si procedesse ad un acquisto online: in questo modo, li si autorizza ad un contatto. I “prodotti“, a loro volta, possono inviare un “incantesimo” per farsi notare, nella speranza che la prescelta visiti il loro profilo e decida di concedere il suo prezioso tempo. Il tasso di popolarità della “cliente” cresce ogni volta che scambia messaggi, adotta ragazzi o viene notata. L’effetto “girl power” in effetti c’è e a quanto pare ha fatto colpo anche in Italia: sono già più di seimila i “like” sulla pagina Facebook e quasi ottocento i follower su Twitter a poche settimane dal lancio.
Immancabili le app per smartphone Apple e Android. In cantiere le versioni gay e lesbo. Un fenomeno che porta con sé anche qualche riflessione: è giusto vedere gli uomini come oggetti da comprare? Il toyboy è davvero ciò che le donne vogliono?Come si è riusciti a “profanare” una figura così romantica come quella del principe azzurro?
È il web, bellezza. Conoscenze, relazioni o fugaci avventure? L’importante è saper giocare… o imparare a farlo.
Che i tempi siano davvero…cambiati?
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